Lelio La Porta |
A pagina 28 del Corriere della
Sera del 10 gennaio scorso appariva un articolo a firma Tommaso Labate
intitolato: Da Pasolini a Gramsci,
l’appropriazione interessata dell’album di sinistra. A proposito di
Gramsci, l’autore faceva presente come il noto “Odio gli indifferenti” sia
“diventato lo slogan di un (…) moderato doc, Alfio Marchini”. Infatti,
non sarà sfuggito a quante e a quanti frequentano i piuttosto malmessi servizi
pubblici della Capitale che alcuni autobus sono tappezzati dalla propaganda
elettorale (a Roma si voterà in primavera per l’elezione del Sindaco) del
“moderato doc”, appena citato, sulla quale campeggia il famoso incipit dell’articolo gramsciano del febbraio del 1917.
Le compagne e i compagni, le lettrici e i lettori di questo
settimanale vorranno perdonare l’autore di queste brevi note di riflessione per
le modalità di inizio, in chiave non tanto polemica quanto indignata, di un
articolo il cui cuore è il ricordo del 125° anniversario della nascita di
Antonio Gramsci (22 gennaio 1891 ad Ales).