Angelo Martino |
I fattori internazionali e specialmente la Rivoluzione francese,
stremando queste forze reazionarie e logorandole, potenziano per contraccolpo
le forze nazionali in se stesse scarse e insufficienti. E’ questo il contributo
più importante della Rivoluzione francese, molto difficile da valutare e
definire, ma che si intuisce di peso decisivo nel dare l’avviata al moto del
Risorgimento”. Con tali parole si concludono le riflessioni di Antonio Gramsci
relative alle origini del Risorgimento in Italia. Gramsci, nei Quaderni dal carcere, segnatamente nel
quaderno 19, si pone tale domanda: Quando
si deve porre l’inizio del movimento storico che ha preso il nome di Risorgimento
italiano?
Tra le due posizioni degli storici del tempo, che si
raggruppavano in due correnti di pensiero, quella dell’origine autonoma del
movimento nazionale italiano e quella che riteneva dipendere il movimento
nazionale italiano dall’esperienza della Rivoluzione francese, Gramsci opta per
quest’ultima.