► Le tesi di Gramsci per un comunismo da
raggiungere con vie pacifiche sono ancora attuali? Le motivazioni possono
essere valide per un rilancio di un movimento di lotta contro la svendita dello
stato?

Com’è noto i Quaderni
del carcere sono appunti che Gramsci ha scritto a partire
dal febbraio del 1929 fino al 1935 durante la sua prigionia
nelle carceri fasciste. Vennero pubblicati in una prima edizione tra
il 1948 e il 1951 con un ordine tematico ottenendo un grande
impatto nel mondo della politica, della cultura, della filosofia e
delle altre scienze sociali dell'Italia del dopoguerra. Nel
1975, curata da Valentino Gerratana, è stata pubblicata una edizione critica
con un'accurata ricostruzione cronologica. Certo in carcere le condizioni non
erano tali per approfondire i vari temi ma l’impianto è chiaro: in Italia si
voleva raggiungere il comunismo con metodi democratici senza operare scontri
armati come nel 1917 in Russia.