Abbiamo
visto come da questa lettera sia partita l'interpretazione che, secondo la tesi
di Paolo Spriano e ritenuta credibile per decenni anche da tanti comunisti
italiani, vedeva come protagonista Palmiro Togliatti, il quale avrebbe avuto
(nonostante quasi due decenni di amicizia fraterna) un interesse personale e
politico a “togliere di mezzo” il compagno Nino Gramsci. Per molti Togliatti, non
avrebbe esitato a sacrificare il capo dei comunisti italiani in nome di una
“realpolitik”. E altri ancora, hanno letto questa vicenda come la dimostrazione
della cosiddetta “doppiezza” togliattiana. Questa vicenda ha offerto ulteriori
sviluppi storici e la maturazione di una sostanziale innocenza di Palmiro
Togliatti.
La lettera di Grieco a Gramsci è datata 10 febbraio 1928.
Carissimo Antonio,è da un pezzo che non ti ho scritto, ma sono certissimo che tu non avrai mai inveito contro il mio e il nostro silenzio. Noi ti siamo stati vicini sempre anche quando tu hai avuto ragione per non sospettarlo, e abbiamo saputo notizie di te, e della tua salute. Anzi, ci si dice ora, che tu non stai bene; e vorremmo saperlo, per nostra tranquillità, ciò di cui avresti bisogno, e che cosa noi possiamo fare per te. Tutto quello che ci è stato chiesto, per te, noi lo abbiamo fatto, sempre. Non ho visto Giulia, ma la vedrò. Tutti, dovunque, parlano di te. Ti salutano.