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Karl Marx y otros ✆ Stepan Khalturina |
Costanzo Preve
1. Anziché
perderci nel “piccolo cabotaggio” di piccole formazioni che si auto-certificano
soggettivamente come “comuniste” (ma anche i matti si auto-certificano
soggettivamente come reincarnazioni di Napoleone), ma devono mettere in primo
piano le compatibilità delle leggi elettorali e l'identità pregressa dei loro
potenziali militanti e simpatizzanti, che non devono essere in nessun caso
“scandalizzati” con novità irricevibili (novità, come è noto, di cui si nutrono
esclusivamente la scienza e la filosofia), conviene invece tornare ai
“fondamentali”. Ed i “fondamentali”, per un comunista, sono l'idea e la pratica
del comunismo.
In proposito partirò da due soli libri recenti. Il primo
(AAVV, L' idea di comunismo, Derive e Approdi, d'ora in poi IDC) contiene molti
con tributi, ma per brevità mi limiterò a quelli di Alain Badiou (Badiou, IDC),
Michael Hardt (Hardt, IDC) e Toni Negri (Negri, IDC).